Privilegio concesso da Carlo V

Privilegio concesso da Carlo V

PERGAMENA: 22 MARZO 1536

Carlo per la clemenza divina imperatore sempre augusto dei romani, re di Germania e Giovanna sua madre e lo stesso Carlo Re ecc. A tutti ed ad ognuno che osservino la presente: Niente di più conviene infatti ai re ed ai principi e nessun vincolo e più fermo per regnare che mostrarsi munifici e liberali verso coloro i quali sono benemeriti dei re: Orbene i magnifici Ferdinando Zaccone e Sigismondo Rocca eletti e deputati sindaci della fedelissima nostra città di Catanzaro a noi ed alla, nostra maestà diletti e fedeli ci esibirono e presentarono alcuni capitoli e suppliche, e ciò che stiamo per decretare comandiamo e disponiamo sia trascritto in calce ad ognuno di essi capitoli e suppliche. I quali capitoli e suppliche sono del seguente tenore: Capitoli, grazie ed immunità che si supplicano alla cesarea maestà per la nobile e fedelissima città di Catanzaro della provincia di Calabria nel regno di Sicilia ultra, suoi cittadini ed abitanti. Per primo supplica la detta città che, per essere città popolata e grande e per esservi in essa molti gentiluomini e dottori di legge famosi, e che per le dette condizioni ha necessità di ufFiciali di molta autorità e buon governo. E che, stante la modesta mercede che si corrisponde ai detti ufficiali nessuna persona qualificata accetta l’incarico, voglia vostra maestà aumentare l’importo della mercede del capitano della detta città che sia di 150 ducati da prelevarsi dagli emolumenti che si faranno. Perché con detta mercede si potranno avere persone atte al servizio di vostra maestà ed al beneficio della città. Chiede ancora la città che in essa non vi siano destinati ufficiali cosentini o napoletani. Placet, per il salario e per il resto. La città supplica vostra maestà che si degni di concedere ad essa oltre alle armi (stemma) antiche, di potervi sopra aggiungere l’aquila imperiale di vostra maestà affinché essa aquila non solo esteriormente, ma fin nelle viscere della città sia incorporata e sia ad eterna testimonianza della sua devozione. Placet che possano innalzare l’aquila con una testa. Ancora la detta città supplica che,onde possa vivere pacificamente e si elimini ogni ragione di scandalo, voglia la vostra maestà ordinare agli ufficiali provinciali della detta città che nessun cittadino possa andare armato o portare famigli armati nella detta città tanto se fossero baroni e privilegiati quanto non privilegiati. E se alcun cittadino fosse ufficiale di vostra maestà solo allora possa portare armati i suoi famigli ordinari e non altri. Placet alla cesarea maestà. Ancora la detta città avendo franchezza ed immunità di tutte le dogane, fondaci, passaggi, ancoraggi, scafaggi, dazi, gabelle, guardie di porto, ... diritto di salina, e di ogni altro pagamento tanto in terre demaniali che baronali, e precipuamente in Terra d’Otranto e Gallipoli soprattutto per le mercature di olio sia per mare che per terra, e tutto ciò per concessione dei re predecessori e per conferma di vostra maestà, supplica vostra maestà che si degni di concedere la grazia che, per essere esenti ed immuni, possano i suoi cittadini ed abitanti della città condurre le loro robe e mercanzie dove meglio vogliano senza dar conto o chiedere licenza o pagare alcuna cosa a qualsivoglia ufficiale, cosi nel caricare come nello scaricare, e che basti eccepire tale privilegio anche oralmente ai loro sostituti o ai detti ufficiali principali. E che coloro i quali contravvengano a questo ordine incorrano nella pena di 1000 ducati. Placet. Che siano rispettati i precedenti privilegi. I quali capitoli come sopra esibiti e presentati dai cittadini di Catanzaro per Noi furono spediti e approvati in calce a ciascuno di essi. E poiché gli stessi cittadini ci richiesero un diploma che ordinasse l’osservazione degli stessi capitoli Ordiniamo a tutti ... di osservare i detti capitoli e privilegi sotto pena di 1000 ducati in caso contrario. Napoli 22 marzo 1536.

YO EL REY