Privilegio concesso da Carlo V
Carlo per la clemenza divina imperatore sempre augusto
dei romani, re di Germania e Giovanna sua madre e lo stesso Carlo Re ecc. A
tutti ed ad ognuno che osservino la presente: Niente di più conviene infatti ai
re ed ai principi e nessun vincolo e più fermo per regnare che mostrarsi
munifici e liberali verso coloro i quali sono benemeriti dei re: Orbene i
magnifici Ferdinando Zaccone e Sigismondo Rocca eletti e deputati sindaci della
fedelissima nostra città di Catanzaro a noi ed alla, nostra maestà diletti e
fedeli ci esibirono e presentarono alcuni capitoli e suppliche, e ciò che
stiamo per decretare comandiamo e disponiamo sia trascritto in calce ad ognuno
di essi capitoli e suppliche. I quali capitoli e suppliche sono del seguente
tenore: Capitoli, grazie ed immunità che si supplicano alla cesarea maestà per
la nobile e fedelissima città di Catanzaro della provincia di Calabria nel
regno di Sicilia ultra, suoi cittadini ed abitanti. Per primo supplica la detta
città che, per essere città popolata e grande e per esservi in essa molti
gentiluomini e dottori di legge famosi, e che per le dette condizioni ha
necessità di ufFiciali di molta autorità e buon governo. E che, stante la
modesta mercede che si corrisponde ai detti ufficiali nessuna persona
qualificata accetta l’incarico, voglia vostra maestà aumentare l’importo della
mercede del capitano della detta città che sia di 150 ducati da prelevarsi
dagli emolumenti che si faranno. Perché con detta mercede si potranno avere
persone atte al servizio di vostra maestà ed al beneficio della città. Chiede
ancora la città che in essa non vi siano destinati ufficiali cosentini o
napoletani. Placet, per il salario e per il resto. La città supplica vostra
maestà che si degni di concedere ad essa oltre alle armi (stemma) antiche, di
potervi sopra aggiungere l’aquila imperiale di vostra maestà affinché essa
aquila non solo esteriormente, ma fin nelle viscere della città sia incorporata
e sia ad eterna testimonianza della sua devozione. Placet che possano innalzare
l’aquila con una testa. Ancora la detta città supplica che,onde possa vivere
pacificamente e si elimini ogni ragione di scandalo, voglia la vostra maestà
ordinare agli ufficiali provinciali della detta città che nessun cittadino
possa andare armato o portare famigli armati nella detta città tanto se fossero
baroni e privilegiati quanto non privilegiati. E se alcun cittadino fosse
ufficiale di vostra maestà solo allora possa portare armati i suoi famigli
ordinari e non altri. Placet alla cesarea maestà. Ancora la detta città avendo
franchezza ed immunità di tutte le dogane, fondaci, passaggi, ancoraggi,
scafaggi, dazi, gabelle, guardie di porto, ... diritto di salina, e di ogni
altro pagamento tanto in terre demaniali che baronali, e precipuamente in Terra
d’Otranto e Gallipoli soprattutto per le mercature di olio sia per mare che per
terra, e tutto ciò per concessione dei re predecessori e per conferma di vostra
maestà, supplica vostra maestà che si degni di concedere la grazia che, per essere
esenti ed immuni, possano i suoi cittadini ed abitanti della città condurre le
loro robe e mercanzie dove meglio vogliano senza dar conto o chiedere licenza o
pagare alcuna cosa a qualsivoglia ufficiale, cosi nel caricare come nello
scaricare, e che basti eccepire tale privilegio anche oralmente ai loro
sostituti o ai detti ufficiali principali. E che coloro i quali contravvengano
a questo ordine incorrano nella pena di 1000 ducati. Placet. Che siano
rispettati i precedenti privilegi. I quali capitoli come sopra esibiti e
presentati dai cittadini di Catanzaro per Noi furono spediti e approvati in
calce a ciascuno di essi. E poiché gli stessi cittadini ci richiesero un
diploma che ordinasse l’osservazione degli stessi capitoli Ordiniamo a tutti
... di osservare i detti capitoli e privilegi sotto pena di 1000 ducati in caso
contrario. Napoli 22 marzo 1536.
YO EL REY
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