Capodanno alternativo ![]()
Sabato 22 Dicembre 2001 - Il Giornale di
Vicenza
In discoteca li manda il parroco Natale di solidarietà per i congiunti di vittime della strada Capodanno alternativo con fra Michael e la dance cristiana ( n.m. ) Capodanno speciale in discoteca. Dov’è la novità? Che i ragazzi a ballare ce li mandano i sacerdoti. E la dance sarà scatenata ma senza eccessi perchè alla guida c’è ancora una volta fra Michael Daniels, il francescano di Lonigo (nato a Vicenza da famiglia americana) che da oltre un anno anima le feste indossando il saio: con le sue gambe atletiche da ex ballerino guida le danze, con la parola semina vangelo tra i giovani. L’iniziativa è stata presentata ieri a Padova, dove le porte della discoteca Extra Extra - via Ciamician, zona aeroporto - si apriranno a partire dalle 21 la sera del 31 dicembre. Per la contenuta cifra di 40 mila lire ai ragazzi saranno offerti buffet, consumazioni rigorosamente analcoliche («chi dice che per divertirsi bisogna per forza ubriacarsi?» sostiene il frate), pastasciutta, spumante e panettone, con un’alternanza di buio e luci fino alle 2.30. Le diocesi di Vicenza, guidata da don Raimondo Sinibaldi - che ieri era diretto in Israele -, e quella di Padova rappresentata da don Giorgio Bezze, hanno stretto un patto per il Capodanno alternativo che tra l’altro vedrà in pista anche la band dei Defenders, che da tempo anima feste di associazioni cattoliche a ritmo rock. Il primo Capodanno è un po’ una scommessa per "Spirit in dance", l’associazione presieduta da Marco Zanin e animata da frate Micheal, che sta girando tutta l’Italia con la formula della serata senza sballo. «La discoteca del gruppo Prime time, col quale abbiamo già lavorato, può contenere un migliaio di persone - riferisce Zanin - e contiamo che ragazzi ne arrivino tanti. Il successo dovunque siamo andati è stato travolgente: le ultime tappe sono state Napoli e Brindisi, ma abbiamo un carnet di richieste che ci impegnerà per mesi. C’è una grande sete di divertimento sano e diverso nei ragazzi e nelle parrocchie». Vietata la musica rave, la tecno, i generi punk che bombardano il cervello. Tutto il resto è ammesso, meglio se condito da gospel e alla scoperta della musica di autori cristiani d’oltreoceano ma anche italiani che quanto a ritmo non scherzano, assicura il frate-dance, che guida personalmente il ballo di gruppo con figure e passi ormai collaudati. Garantito anche uno spazio di decompressione per chiacchierare come in un salotto. Prenotazioni alla segreteria diocesana di Ac a Vicenza, piazza Duomo 2, tel.0444.544599; al bar parrocchiale Anspi a Lerino, tel.0444.583607. Non per tutte le famiglie il Natale è occasione di gioia e serenità. Per molte, infatti, il ricordo dei momenti belli vissuti assieme stride acutamente in contrapposizione al terribile peso del dolore per la perdita di una persona cara. Una struggente malinconia che diventa quasi insopportabile quando l’assente è un figlio, portato via da un incidente o da una malattia. Le dieci parrocchie del vicariato di Dueville, come testimonianza di profondo affetto e comprensione per i genitori così duramente provati, propongono un momento di riflessione a Villa San Carlo di Costabissara, dedicato alle madri e ai padri che vivono tale esperienza di dolore. L’incontro è in programma proprio nella ricorrenza della Sacra Famiglia, domenica 30 dicembre alle 15. Relatore è monsignor Bruno Piubello, direttore emerito di Villa San Carlo, il quale proporrà una riflessione sulla speranza che nasce dal mistero del Natale. L’incontro si concluderà con la celebrazione di una messa cui seguiranno una semplice cena e un momento di scambio di esperienze tra i convenuti, per darsi reciproco sostegno e conforto nell’affrontare il dolore per augurarsi un nuovo anno più sereno. Il Mattino di Padova Padova, sabato 22 dicembre 2001, S. Francesca Cabrini CULTURA SPETTACOLI Spirit in dance all'Extra Extra La discoteca saluterà l'anno con Fra' Michael Daniels Matteo Marian «La festa anticipa l'atmosfera del Paradiso, e questa fine d'anno faremo festa all'Extra Extra». Fra' Michael Daniels ha introdotto così l'appuntamento di Capodanno della discoteca Extra Extra di via Ciamician, che nella notte di San Silvestro ospiterà il tour «Spirit in Dance». Un progetto nato dall'idea del frate francescano, originario del New Jersey, di portare la discoteca a misura d'uomo. «Non è una crociata - ha spiegato il francescano - contro il sistema delle discoteche, ma, pittosto, la voglia di guaradare in positivo a come i giovani impegnano il loro tempo libero. Un tempo che è fondamentale nella strutturazione del proprio modo di essere. Con queste serate invitiamo i giovani a tirare fuori se stessi». L'appuntamento, organizzato in collaborazione con la Pastorale Giovanile delle Diocesi di Padova e Vicenza, oltre alla presenza di Fra' Michael Daniels vedrà salire sulla ribalta dell'Extra Extra il dj Michele Toson e il gruppo dei Defenders che esibiranno dal vivo il loro repertorio di cover e pezzi originali. «Spesso - ha sottolineato Giorgio Bezze della Pastorale Giovanile - i giovani vengono visti solo come un problema. Secondo noi sono una risorsa, persone capaci di gustare la vita divertendosi in modo intelligente. 'Spirit in Dance' non è un tentativo della Chiesa di accaparrarsi la simpatia dei giovani, solo un'occasione per aiutarli a valorizzare se stessi». Il biglietto della serata, che inizierà alle 21, è già disponibile (40 mila lire) alla segrteria diocesana dell'Associazione Cattolica di via Vescovado e al bar Club Simona in via Bramante. Il tagliando d'ingresso comprende cinque consumazioni analcoliche, un buffet e la spaghettata di mezzanotte. L'unico strappo ad una serata senza alcolici sarà il brindisi per salutare il 2002. Il ricavato sarà devoluto a progetti umanitari. Lo scorso anno, l'associazione presieduta da Marco Zanin ha contribuito alla realizzazione di una chiesa a Turanj, in Croazia. «Siamo felici - ha precisato Andrea Cavinato della Prime Time, società che gestisce l'Extra Extra - di dare un apporto concreto ad un progetto nel quale crediamo». Perché trascorrere il capodanno con «Spirit in Dance»? «Per imparare ad amarsi - dice Fra' Michael - e promuovere la vita». Il Gazzettino Sabato, 22 Dicembre 2001 PADOVA All’Extra Extra con fra Michael Daniels, il mito giovanile in saio francescano Capodanno cristiano in discoteca Padova NOSTRO SERVIZIO Sesso, droga e rock and roll? No, grazie. Si può cominciare il 2002 con il veglione «francescano»: inizio alle 21, tutti a casa molto prima dell´alba, niente alcolici, musica a basso volume. È la notte di San Silvestro alla discoteca padovana Extra Extra proposta dalla Pastorale giovanile delle diocesi di Padova e Vicenza e dall´ associazione «Spirit in dance». Tra un brano techno e un rap, il deejay Michele Toson mixerà canzoni di musica cristiana. Si esibirà dal vivo la band dei «Defenders», che spopola tra i ragazzi dell´Azione cattolica. La vera attrazione della serata sarà comunque il saio di fra Michael Daniels, frate minore francescano impegnato nel seminario di Lonigo e con un´anima... ballerina. L´ingresso al «veglione cristiano» costa 40 mila lire e comprende le consumazioni (buffet e pastasciutta per tutti, assicura il programma). Nato nel New Jersey 37 anni fa, pelle bruna e occhi entusiasti, fra Michael è il fondatore della «discoteca cristiana». Vedere per credere di cosa è capace in un locale da ballo, anche indossando l´abito di San Francesco. «Tutto è partito dalla richiesta che un giovane mi ha fatto un giorno, in confessionale» racconta. Era un ragazzo del sabato sera, uno di quelli che al primo comandamento hanno lo sballo. Si sentiva rovinato. «Mi ha domandato perché non aiutavo quelli come lui. Il mio pensiero è andato immediatamente anche ai loro genitori, costretti a restare in piedi tutta la notte per amore. Fino all´alba in attesa di sentire il rumore della macchina del figlio, il suono della chiave che fa scattare la serratura della porta di casa. E con l´angoscia di ricevere invece una telefonata, quella chiamata che non porta buone notizie». L´idea della discoteca cristiana è nata così. «Faccio appello a un bisogno pressante dei giovani: riappropriarsi della propria vita e della propria persona, essere a tutti gli effetti se stessi. Infatti non ci sono buttafuori, piuttosto ci si aiuta a buttarsi dentro». Léon Bertoletti Il Gazzettino Sabato, 22 Dicembre 2001 In discoteca, da francescani Festa di fine anno all'Extra Extra con brani rock, canti cristiani e niente alcol Inizio alle 21, tutti a casa molto prima dell´alba, niente alcolici, musica a basso volume. È il capodanno «francescano» organizzato alla discoteca Extra Extra. È la notte di San Silvestro firmata dalla Pastorale giovanile delle diocesi di Padova e Vicenza e dall´associazione «Spirit in dance». Divertimento ma senza eccessi, festa ma senza follie, tutti in pista ma da bravi ragazzi. Un´iniziativa decisamente singolare. Tra un brano techno e un rap, il deejay Michele Toson mixerà canzoni di musica cristiana. Si esibirà dal vivo la band che spopola tra i ragazzi dell´Azione cattolica (il loro nome è «Defenders», difensori. Della fede?). La vera attrazione della serata sarà comunque fra' Michael Daniels, frate minore francescano (lavora nel seminario di Lonigo) con anima ballerina. L´ingresso al «veglione cristiano» costa 40 mila lire e comprende le consumazioni (buffet e pastasciutta per tutti, assicura il programma). Le prevendite si effettuano nelle segreterie diocesane dell´Azione cattolica a Padova e Vicenza, rispettivamente in via Vescovado e in piazza Duomo (anche la toponomastica non va fuori tema). Dice don Giorgio Bezze, responsabile del settore giovanile nella chiesa padovana: «Questa iniziativa testimonia la nostra attenzione nei confronti dei giovani, tutti i giovani e non soltanto quelli che frequentano le parrocchie e i patronati. I ragazzi sono una risorsa. La nostra proposta intende porre a loro una specie di provocazione, sottolineando che ci si può divertire anche senza dover essere trasgressivi. Riteniamo che questo sia un modo per avvicinare i giovani, per ascoltare le loro esigenze, per condividere le loro necessità». Fra' Michael, ovviamente, annuisce. Nato nel New Jersey 37 anni fa, pelle bruna e occhi entusiasti, è il fondatore della "discoteca cristiana". Vedere per credere di cosa è capace in un locale da ballo, anche indossando l´abito di San Francesco. «Tutto è partito dalla richiesta che un giovane mi ha fatto un giorno, in confessionale» racconta. Era un ragazzo del sabato sera, uno di quelli che al primo comandamento hanno lo sballo. Si sentiva rovinato. «Mi ha domandato perché non aiutavo quelli come lui. Il mio pensiero è andato immediatamente anche ai loro genitori, costretti a restare in piedi tutta la notte per amore. Fino all´alba in attesa di sentire il rumore della macchina del figlio, il suono della chiave che fa scattare la serratura della porta di casa. E con l´angoscia di ricevere invece una telefonata, quella chiamata che non porta buone notizie». L´idea della discoteca cristiana è nata così. «Faccio appello a un bisogno pressante dei giovani: riappropriarsi della propria vita e della propria persona, essere a tutti gli effetti se stessi. Infatti non ci sono buttafuori, piuttosto ci si aiuta a buttarsi dentro. C´è proprio bisogno di volumi alti, di pastiglie che ti facciano sentire un altro, di ubriacarsi? Si è convinti che senza alcol non esiste la festa, in questo tipo di proposta si vuole dimostrare esattamente il contrario». Spiega fra' Michael: «Sia chiaro, non ho intenzione di dichiarare guerra al modo di gestire il divertimento. Questo non risponde alla mia formazione cristiana, al mio essere francescano. Organizzare serate come questa vuole rispondere ad un altro tipo di esigenza, quella di portare la festa a una dimensione bella, sana, genuina, autentica. Quindi ecco un orario di apertura umano, una facile accessibilità economica anche perché l´interesse non sta nel guadagno. Il volume della musica non è eccessivo e permette ai ragazzi di dialogare e il gruppo live rappresenta un momento propositivo, aiuta a coinvolgersi. Infine è bello incontrarsi anche con un buon piatto di spaghetti, per favorire così lo stare in compagnia». Léon Bertoletti |