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Come si distingue un matematico

  1. Come prepara l’acqua per la pasta una persona normale avendo una pentola a disposizione? La riempie d’acqua e la mette sul fuoco. E un matematico? La riempie d’acqua e la mette sul fuoco.
    E se la pentola è nella credenza? La persona normale prende la pentola, la riempie d’acqua e la mette sul fuoco. Il matematico prende la pentola e... si rifà al caso precedente.
  2. (variante lunga) Siete in una casetta di campagna in cui c’è una stufa spenta, una scatola di fiammiferi, un rubinetto con acqua corrente fredda e una pentola vuota. Come fareste per ottenere una pentola di acqua calda?
    È certo che risponderete "Riempirei la pentola di acqua fredda, accenderei la stufa e vi metterei sopra la pentola di acqua fino a che l’acqua non si scalda". Bene, fino a questo punto i matematici e tutti gli altri sono perfettamente d’accordo.

    Il prossimo problema separa i due casi: siete in una casetta di campagna in cui c’è una stufa spenta, una scatola di fiammiferi, un rubinetto con acqua corrente fredda e una pentola piena di acqua fredda. Come fareste per ottenere una pentola di acqua calda ? Le persone normali rispondono "Accenderei la stufa e ci metterei sopra la pentola di acqua fredda". Il matematico - invece - vuoterebbe la pentola d’acqua riducendo il caso a quello precedente, che è già stato risolto.

    Si potrebbe fare un ulteriore passo e considerare il caso di una pentola piena di acqua fredda già posta sulla stufa accesa. Come otteniamo l’acqua calda? Tutte le persone aspettano semplicemente che l’acqua si riscaldi: il matematico spegne la stufa, vuota la pentola dell’acqua riconducendo il caso al primo problema.

    Una versione più drammatica è la seguente: una casa si è incendiata.
    Abbiamo a disposizione un idrante e una manichetta staccata da esso. Come si spegne il fuoco? Ovviamente connettendo prima la manichetta all’idrante e poi irrorando la casa d’acqua.
    Ora supponiamo che abbiate un idrante, una manichetta staccata da esso e una casa che non sta bruciando. Come potete spegnere il fuoco? Tutti risponderebbero che non si deve fare niente perché il fuoco non c’è. Un matematico, invece, innanzi tutto appicca il fuoco alla casa, riducendo il problema al caso precedente...

 

Le feste

  1. Il gran ballo degli scienziati

    Quando furono diramati gli inviti per il Gran Ballo degli Scienziati,
  2. Festa di Zeri. Si presenta un Otto. "E tu cosa vuoi, cosa ci fai qua ?". Otto: "Mannaggia, lo sapevo che non avrei dovuto mettermi la cintura!"
  3. Ad una festa matematica si incontrano diverse espressioni come x^2, 3 sinx, 4 Sqr(x^-2), e molte altre... Ad un certo punto x^2 vede in un angolino, mogio mogio, log(5x sinx2/2)/7 cos tg log(1/√x), e gli chiede: "Perché te ne stai li tutto solo e triste?". Lui gli risponde: "Sai, io non mi INTEGRO facilmente...!"
  4. Ad una festa, tutti i simboli matematici ballano. Suonano alla porta ed il punto dice: "Continuate tranquilli, vado io". Spalanca la porta e vede l’ultimo arrivato, l’asterisco. "Oddio - fa il punto - ma quanto gel ti sei messo?"
  5. Alla festa dei simboli matematici non manca proprio nessuno. Sommatoria e parentesi graffa ballano scatenate al centro della pista, maggiore uguale è ubriaco perso, la radice quadrata si è imboscata con un differenziale e così via. Solamente "exp(x)" se ne sta sola in un angolo; al che valore assoluto le si avvicina e le chiede: "Perché non ti integri?". "Tanto è lo stesso!"
  6. (variante) Ad una festa della facoltà di matematica, tutte le operazioni si divertono… C’è il più che balla col meno, il seno col coseno, il per che sghignazza con l’elevamento a potenza, la divisione, il logaritmo e la radice quadrata che si riempiono di superalcolici… Ma lì, in un angolo, c’è solitaria l’esponenziale… Molto premuroso le si avvicina il coseno iperbolico e le dice: "Ma che fai lì in disparte! Dai! INTEGRATI!!" E l’esponenziale: "No, no… Tanto è lo stesso…"

 

L’esame di Fisica

  1. Il barometro

    Qualche tempo fa venni chiamato da un collega che mi chiedeva se potevo assisterlo nel valutare una risposta ad una domanda d’esame.
    Egli intendeva dare uno zero ad uno studente per una sua risposta ad un test di Fisica, mentre lo studente sosteneva di meritare il massimo dei voti e che così sarebbe stato se il sistema non fosse stato truccato a svantaggio degli studenti. Sia lo studente che l’insegnante concordarono di accettare il giudizio di un giudice imparziale, ed io venni scelto per questo.
    Andai nell’ufficio del mio collega e lessi la domanda dell’esame: "Dimostrare come sia possibile determinare l’altezza di un edificio con l’aiuto di un barometro".

    Lo studente aveva risposto: "Portare il barometro in cima all’edificio, attaccarlo ad una lunga corda, calarlo fino alla strada e poi tirarlo su, misurando la lunghezza della corda. La lunghezza della corda equivale all’altezza dell’edificio".
    Io feci presente che lo studente aveva effettivamente delle buone ragioni dalla sua, considerando che davvero aveva risposto alla domanda completamente e correttamente. D’altra parte, se gli fosse stato dato il massimo dei voti, questo avrebbe contribuito alla valutazione positiva della sua preparazione in Fisica. Una valutazione positiva dovrebbe certificare una competenza nel campo della Fisica, e la risposta non corroborava questa ipotesi. 
    Suggerii perciò che allo studente venisse concessa una seconda possibilità per rispondere alla domanda. Non mi sorprese quando mio collega si disse d’accordo, ma mi sorprese quando fu lo studente a dichiararsi d’accordo. Diedi perciò 6 minuti allo studente per rispondere alla domanda, con l’avvertimento preventivo che la risposta avrebbe dovuto dare prova delle sue conoscenze di Fisica.
    Alla fine dei primi 5 minuti, non aveva ancora scritto nulla. Gli chiesi se volesse ritirarsi, ma rispose di no. Aveva un sacco di risposte al problema, stava solo pensando a quale fosse la migliore. Gli chiesi scusa per averlo interrotto e lo pregai di continuare.

    Nel minuto successivo, scrisse fulmineamente una risposta che diceva: "Portate il barometro in cima all’edificio e sporgetevi in fuori oltre l’orlo del tetto. Lasciate cadere il barometro, cronometrandone la caduta e quindi, usando la formula x = 1/2*a*t^2, calcolare l’altezza dell’edificio".
    A quel punto, chiesi al mio collega se volesse arrendersi. Lui accettò, concedendo allo studente quasi il massimo dei voti.
    Mentre me ne stavo andando dall’ufficio del collega, mi ricordai che lo studente aveva detto che aveva altre risposte al problema, e gli chiesi quali fossero.

    "Beh", disse lo studente "ci sono molti sistemi per scoprire l’altezza di un edificio usando un barometro. Per esempio si può portar fuori il barometro in una giornata di sole, e misurare l’altezza del barometro, la lunghezza della sua ombra e la lunghezza dell’ombra dell’edificio, e poi, usando una semplice proporzione, determinare l’altezza dell’edificio".
    "Bene", gli dissi "e ci sono altre risposte?"
    "Certo", disse lo studente. "C’è un sistema di misura molto semplice che le piacerà. In questo metodo, si prende il barometro, e si cominciano a salire le scale. Salendo le scale, si segna con un tratto la lunghezza del barometro sulla parete. Poi si contano le tacche, e questo le fornisce l’altezza dell’edificio in barometro". "Un metodo molto diretto".
    "Naturalmente. Se vuole un metodo più sofisticato, può legare il barometro ad un pezzo di spago, farlo dondolare come un pendolo, e determinare il valore di g a livello strada ed in cima all’edificio. Dalla differenza dei due valori di g, si può calcolare, in linea di principio, l’altezza dell’edificio. 
    Parimenti, si può portare il barometro in cima all’edificio, attaccarlo ad una corda lunga, calarlo fin quasi a livello strada e poi farlo oscillare come un pendolo. Si può calcolare l’altezza dell’edificio dal periodo della precessione.
    Infine", concluse "ci sono molti altri metodi per risolvere il problema. Probabilmente il migliore", disse "consiste nel portare il barometro nello scantinato, e bussare alla porta del custode. Quando il custode apre, gli si dice così: Signor Custode, ecco qui un bel barometro. Se lei mi dice l’altezza dell’edificio, io glielo regalo".

    A questo punto, chiesi allo studente se davvero non conoscesse la risposta convenzionale alla domanda. Lui ammise di conoscerla, ma disse che si era francamente stufato di docenti universitari che cercavano di insegnargli come pensare.
  2. L’entropia

    Università. Esame di Fisica. Si presenta il primo studente. Il professore:
    - Lei è in treno. Fa caldo. Che fa?
    - Mah, apro il finestrino.
    - Bravo! Mi calcoli la variazione di entropia provocata da questo evento.
    - Entropia... ma io... forse mi servirebbe qualche dato in più...
    - No. Non serve nessun dato ulteriore.
    Lo studente, imbarazzato, cade inesorabilmente in una classica "scena muta".
    - Lo sa o no? - domanda il professore.
    - Beh... io... veramente...
    - No?
    E dopo un altro breve momento di imbarazzante silenzio, il professore, seccato, esclama:
    - Va bene, vada!
    E il povero studente viene sbattuto fuori senza troppi complimenti. Entra il secondo, così il terzo, poi il quarto e il professore insiste con la stessa domanda, ma ottiene sempre lo stesso triste risultato. Entra l’ultimo studente e il professore ripropone lo stesso quesito:
    - Lei è in treno. Fa caldo. Che fa?
    E lo studente con sicurezza:
    - Mi tolgo la giacca.
    - Si, va beh, ma fa ancora caldo, che fa?
    - Mi allento la cravatta.
    - Si, certo, ma fa ancora caldo. Che fa?
    - Mi sbottono la camicia.
    A questo punto il professore assume un tono molto seccato:
    - Si, ho capito, ma fa ancora molto molto caldo. Che fa?
    E lo studente:
    - Senta, prof, può fare tutto il caldo che vuole, ma io quel maledetto finestrino non lo aprirò mai!
  3. Durante un esame orale di fisica, uno studente fa un calcolo alla lavagna e ricava che "F = -ma". Tutto imbarazzato, dice al professore: "Beh, professore, è ovvio che ho fatto qualche errore...". "Sarò più preciso, giovanotto", dice il professore, "lei ha commesso un numero DISPARI di errori!..." 

Aforismi

  1. La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia peccatori. (Martin Lutero)
  2. L’aritmetica è la capacità di contare fino a venti senza togliersi le scarpe. (Topolino)
  3. La curva è la più graziosa distanza tra due punti. (Mae West)
  4. Mi sono sempre chiesto: ma chi va in giro a costruire quadrati sull’ipotenusa? (Walter Valdi)
  5. Il triangolo? Lo trovo comunque meno pericoloso del trapezio. (Fabio Fazio)
  6. Un matematico è una macchina che converte caffè in teoremi. (P. Erdos)
  7. Non sono d’accordo con la matematica. Ritengo che una somma di zeri dia una cifra minacciosa. (Stanislaw Lec)
  8. L’amore è come il pi greco: naturale, irrazionale e molto importante. (Lisa Hoffman)
  9. Se vi lamentate di avere dei problemi in matematica, che direste se voi aveste i miei. (Albert Einstein)
  10. La matematica è la sola scienza esatta in cui non si sa mai di cosa si sta parlando, né se quello che si dice è vero. (Bertrand Russell)
  11. Per quanto le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non sono certe e per quanto sono certe, non si riferiscono alla realtà. (Albert Einstein)
  12. Chiunque sia in grado di tener testa alla matematica non è completamente umano. Nella migliore delle ipotesi è un subumano sopportabile che ha imparato a portare le scarpe, a fare il bagno, e a non sporcare in casa. (Robert A. Heinlein, Lazarus Long l’immortale)
  13. Comprese tuttavia che la matematica non aveva bisogno di essere utile: era un gioco, come gli scacchi, ma molto più divertente. (Robert A. Heinlein, Cittadino della galassia)
  14. Le cifre tonde sono sempre false. (Samuel Johnson, nella "Vita di James Boswell")
  15. Prendete un circolo, accarezzatelo, e diventerà vizioso. (Eugene Ionesco)
  16. La matematica è come l’amore. Un’idea semplice, ma che può diventare complicata a dismisura. (R. Drabek)
  17. I matematici sono come i Francesi: ogni volta che dite loro una cosa, essi la traducono nel loro linguaggio e subito è qualcosa di interamente diverso. (Goethe)
  18. E se Pitagora... fosse morto di calcoli? (Walter Valdi)
  19. Non ho mai conosciuto un matematico che sapesse ragionare. (Platone, "La repubblica")
  20. La matematica è una scienza meravigliosa, ma non ha ancora trovato il modo di dividere un triciclo fra tre ragazzini. (Earl Wilson)
  21. Le equazioni sono importanti per me, come la politica per un presidente, anche se l’equazione è qualcosa che rimane per l’eternità. (Albert Einstein)
  22. Gli zeri debbono tenersi sulla destra se vogliono diventare qualcosa. (Johannes Rau)
  23. Nell’economia sono pericolosi gli zeri che stanno dietro, nella politica quelli che stanno davanti. (Ronald Searle)
  24. La generazione dei numeri casuali è troppo importante per essere lasciata al caso. (Robert R. Coveyou)
  25. Cinque è un’approssimazione sufficientemente vicina ad infinito. (Robert Firth)
  26. Due parallele si incontrano all’infinito, quando ormai non gliene frega più niente. (Marcello Marchesi)
  27. L’aritmetica ha un grande potere nell’elevare la mente costringendola a ragionare intorno a numeri astratti. (Platone)
  28. Dio ha creato i numeri interi; tutto il resto è lavoro dell’Uomo. (Kronecker, matematico tedesco)
  29. Dio è il punto di tangenza tra zero ed infinito. (Alfred Jarry)
  30. Frazione, s.f.: Numero a due piani. (Topolino)
  31. Al cimitero, sulla tomba di un insigne matematico: "Qui giacciono i resti di Peano". (Andrea Zusè Balestrero, "Matemastica e Deformatica")
  32. 6 1 0 (Massimo Boldi)
  33. "Signore e signori, ecco il più grande matematico vivente!". "Salve! Grazie, grazie...". "Ma lei... è il più grande matematico, così giovane? Ma quanti anni ha?". "Dunque, sono del ’64, ora siamo nel ’97... una trentina". (Luana Colussi ed Alessandro Paci)

 

Le algebriche

  1. "Ricomponiti" disse la parentesi al polinomio; così scomposto, ti si vedono i binomi.
  2. Il polinomio era ormai in avanzata decomposizione, tanto che i monomi e i binomi si staccavano a pezzi.
  3. "In fondo ho dei numeri - disse la parentesi - potrei diventare una potenza".
  4. "Ma tutto ciò è immaginario" disse il radicale puntando l’indice accusatore su menouno.
  5. La radice di 2 era molto preoccupata: ormai erano passati 30 decimali senza che le venisse il periodo. Temeva di essere incinta, anche se ciò le sembrava irrazionale.
  6. "Che bella cintura!" disse lo zero all’otto.
  7. Con le calcolatrici dell’amore è difficile arrivare ad un risultato. O temono che uno più uno faccia zero, o sperano che uno più uno faccia tre.
  8. Da sempre è il pensiero quello che conta. Chissà a che numero è arrivato.
  9. 111.111.111 x 111.111.111 = 12.345.678.987.654.321
  10. 2 + 2 = 5 per valori estremamente alti di 2.
  11. Lettera di un matematico ad un suo collega: "È con SOMMA gioia che ti SOTTRAI alla lettura dei MOLTI PLICHI che un DÌ VIDI sulla tua scrivania...
  12. Legge di Grabel: 2 non è uguale a 3... neanche per valori veramente grandi di 2.
  13. Oltre un certo numero di decimali, nessuno ti dà più un tubo.
  14. Quali sono i numeri musicali? I numeri complessi.
  15. Cosa è un bimbo complessato ? Un bimbo di madre reale e padre immaginario...
  16. In una stanza 4x4 ci stanno 3x3, 2x2 e 1x1. A un certo punto, 3x3 viene ucciso? Chi è l’assassino? (Risp. Sicuramente 2x2, poiché 1x1 non fa male a nessuno!)
  17. Priva di indice, la radice quadrata non aveva fatto il servizio militare. 
  18. Appena ebbe guardato nella parentesi, il coseno disse che c’era un brutto accesso all’integrale fratto. Purtroppo aveva una radice cubica, e l’estrazione sarebbe stata difficile. 
  19. Risalendo per i decimali, il resto della divisione cercava disperatamente di raggiungere il dividendo. 
  20. Immersa da tempo nella tavola pitagorica, l’equazione aveva sviluppato radici numerose e complesse. 
  21. L’equazione stava cercando di risalire alle radici per trovare la propria identità. 
  22. Impari al compito di dividersi, il numero dispari si gettò dalle ordinate, sfracellandosi sulle ascisse. 
  23. Perché gli algebristi hanno le migliori donne? Perché il loro ideale e’ massimale.
  24. Quale gruppo abeliano è chiuso, associativo, distributivo e porta sfortuna? L’Anello dei Nibelunghi.
  25. È vero o non è vero che diesis è la somma di cinques più cinques?

 

Le geometriche

  1. Gesù ai discepoli: "In verità, in verità vi dico: y=5x2-4x+7". I discepoli commentano un po’ fra di loro, poi Pietro si avvicina mestamente a Gesù, dicendogli: "Maestro, perdonaci, ma non comprendiamo il tuo insegnamento..." E Gesù: "Sciocchi, è una parabola!"
  2. Quanti lati ha un cerchio?... Due, uno interno e uno esterno!
  3. "Qui c’è qualcosa che non quadra" disse il cerchio al triangolo.
  4. "Facciamo un circolo" disse un cerchio ad un quadrato.
  5. "Facciamo quadrato" gridò l’ipotenusa ai cateti: arrivano i rettangoli!
  6. Dove è Isoscele ? È caduto da uno scaleno mentre saliva sul trapezio.
  7. La motoretta è la linea più veloce tra due punti!
  8. Una sfera passeggia nel paese di Geometria. Incontra un prisma che la saluta: "Buongiorno, signor cubo". La sfera rimane un po’ perplessa, si guarda, e poi prosegue la sua passeggiata. Poco dopo incontra un parallelepipedo che la saluta: "Buongiorno signor cubo". La sfera è ancora più perplessa, ma continua la sua passeggiata. Incontra un rombo che la saluta ancora nello stesso modo. La sfera è oramai molto preoccupata e la sua psiche sta vacillando quando incontra un icosaedro che le dice: "Buongiorno, signora sfera". "Oh, finalmente uno che non mi prende per il cubo!"
  9. Convinto dalla tangente, il cerchio accettò di trasformarsi in quadrato. L’angolo invece rifiutò: era sempre stato retto e tale voleva restare.
  10. Epigrammi geometrici: "Uomo retto, dopo una vita lineare, morto in curva".
  11. TRIANGOLO: figura geometrica che spesso rende felice il matrimonio.
  12. Colmo per un insegnante di geometria: trovare l’area del rombo di un tuono.
  13. Oh, se mi cerchi, usa il compasso.
  14. Come si trova l’area del triangolo? Prima di tutto bisogna ricordarsi dove la si è persa.
  15. Quando andava al circolo, il diametro passava sempre per il centro.
  16. Se la sfera non si può sviluppare su un piano, si può sviluppare su una chitarra?
  17. Un quadrato iscritto in un circolo paga la quota di iscrizione?
  18. Il rombo: "Ti fidi dei tuoi angoli?". Il quadrato: "Certo, sono retti!"
  19. Un angolo di 170 gradi è un angolo molto osceno.
  20. Un turista chiede ad un passante: "Scusi, mi saprebbe dire la strada per il centro?". Ed il passante: "Prima mediana a destra".
  21. Un uomo tondo si alza dal suo letto tondo, si mette le pantofole tonde, si lava nella doccia tonda, si asciuga nell’accappatoio tondo, fa colazione con un cappuccino tondo, prepara la valigetta tonda per andare al lavoro tondo. Apre la porta tonda, scende le scale tonde, apre il portone tondo, prende le chiavi tonde della macchina tonda, accende il motore tondo. Percorre la via tonda, sul viale tondo, con gli alberi tondi, gira al semaforo tondo e improvvisamente si ferma la macchina tonda... prende il telefono tondo e chiama il suo meccanico tondo. Arriva il meccanico tondo, apre il cofano tondo, scruta il motore tondo ed esclama: "Qui c’è qualcosa che non quadra !!".
  22. Che cos’è un orso polare? È un orso cartesiano che ha cambiato coordinate!
  23. Lo sapete che sparando in tutte le direzioni potete uccidere tutti i direttori?
  24. In un sistema cartesiano, ogni punto del piano era schedato.
  25. Due rette parallele s’incontrano all’infinito solo in caso di forte vento.
  26. Cosa fanno due lati di un triangolo? Un incontro al vertice!!!
  27. Il mio professore di disegno geometrico era un tipo molto compassato.
  28. Quand’è che un angolo si definisce retto? Quando non ha ancora ricevuto avvisi di garanzia.
  29. Dove vorrebbe abitare un professore di geometria? In una frazione di Bari centro.
  30. Che cosa ha un lato solo e vive nel mare? Möbius Dick.
  31. Esami di maturità: "Quante rette passano per un punto?". "Infinite". "Bene. E per due punti?". "Ueeeh! Ahivoglia...." 

 

Le analitiche

  1. "Quella funzione ha un seno iperbolico" disse il logaritmo leccandosi la mantissa.
  2. C’era una volta un numerino piccino piccino, che abitava in una successione con sua mamma serie. Un giorno mamma serie gli disse: "Elementino mio, porta alla tua ridotta ennesima questi infinitesimi di ordine superiore, ma stai attento che devi attraversare l’insieme, che è chiuso e limitato, e dentro ci abita il resto ennesimo, che è cattivo e mangia gli elementini." "Non temere, mamma!" disse l’elementino piccino piccino, e si avviò lungo il vettore. Arrivato sul punto di frontiera vide tanti termini di serie di Fourier e si mise a raccoglierli, quando in mezzo all’integrale indefinito vide il resto ennesimo, grande e grosso, che gli chiese: "Cosa fai qui?". L’elementino piccino piccino si spaventò e il suo cuoricino tremò, ma disse: "Per epsilon maggiore di zero esiste almeno un delta epsilon grande a piacere e diverso da zero! San Weierstrass aiutami!" e lo informò sull’ipotesi del suo viaggio. Appena lo seppe, il resto ennesimo corse prima di lui a casa dalla ridotta ennesima, si fece aprire e la ingoiò in un boccone, poi si ficcò nel limite, si calcò in testa l’esponente e si tirò la derivata ennesima fin sul naso. Quando l’elementino piccino piccino arrivò si meravigliò moltissimo nel vedere la sua ridotta ennesima così trasformata secondo Fourier e le chiese: "Ma, ridotta ennesima, che punti doppi che hai!". "È perché non sono biunivoca in ogni punto!". "Ma, ridotta ennesima, che punti flessi che hai!". "È perché ho la derivata seconda diversa da zero!". "Ma, ridotta ennesima, che punti nulli che hai!". "È per azzerarti meglio!". Gli balzò addosso, e in un boccone lo mangiò. Ma passava di là un determinante di Vandermonde, che appena vide il resto ennesimo gli scaricò addosso tanti fattori uguali a zero che, per l’annullamento del prodotto, l’annullarono. Dalla sua pancia uscirono l’elementino piccino piccino e la sua ridotta ennesima, e sommarono a lungo felici e diversi da zero. (C.V.D.)
  3. Funzione periodica: Una f(x) che si è fatta un’overdose di iodio.
  4. Perché i matematici chiamano Cauchy il loro cane? Perché grazie a lui trovano spesso dei residui.
  5. Come prendono il sole le matematiche? Integrale!
  6. Cosa diceva Fourier alle figlie quando facevano confusione a casa? Ragazze, siate "serie".
  7. Persa la ragione, la progressione smise di progredire. 
  8. Una funzione religiosa restituisce delle variabili sacre?
  9. "Come ti va?". "AlLagrange! E a te?". "Mmh… Cauchy, Cauchy…"

 

I colleghi

  1. Il fisico, l’ingegnere e il matematico vengono chiusi in una stanza per un test attitudinale, con una scatoletta di carne. Per farla breve, il fisico la apre con una soluzione "fisica", ovviamente, tipo usare la sedia per creare una leva ed aprirla, il matematico calcola un angolo di rimbalzo che alteri la struttura molecolare della latta... entrambi sono comunque fisicamente provati dall’impegno che hanno messo nella risoluzione del problema. L’ingegnere è tranquillissimo, invece, e ha fatto colazione con la sua scatoletta. "Ma... come ha fatto?" chiedono i tecnici allibiti. "Oh, niente", fa lui con nonchalance, "tengo sempre in tasca un coltellino svizzero per questi test del c...!".
  2. Un ingegnere, un fisico e un matematico sono rinchiusi ognuno in una stanza con una scorta di scatolette di cibo, ma senza apriscatole. Dopo un mese le porte delle tre stanze vengono aperte. L’ingegnere è bello grasso e tutte le scatolette sono state aperte. Alla richiesta di come abbia fatto, risponde che ha usato la fibbia della cintura per farsi un apriscatole. Anche il fisico se l’è cavata: circa la metà delle scatolette è stata aperta. La sua risposta alle domande dei ricercatori è un lungo panegirico a base di "Applicando il vettore forza alla...", "considerando l’energia potenziale del contenuto della scatoletta...". Comunque in realtà le scatolette sono state aperte a furia di botte sul muro. Infine è aperta la porta della stanza del matematico: questi è paurosamente magro e denutrito; tutte le scatolette sono chiuse. Il poveraccio ne tiene una nella mano rinsecchita e la regge a pochi centimetri dal viso, la fissa con occhi spiritati e mormora: "Supponendo, per assurdo, che sia aperta...".
  3. Quanto fa 2+2 ? INGEGNERE: Porca miseria, ho dimenticato la calcolatrice a casa! MATEMATICO: La domanda non ha senso: non hai specificato le varietà dei due addendi né l’insieme su cui è definita l’operazione. FISICO SPERIMENTALE (dopo 2 anni di ricerche e svariati milioni di investimenti): 4 ± 1. FISICO TEORICO: Quanto vorresti che facesse?
  4. (variante 1) Un matematico, un ingegnere ed un fisico hanno un colloquio per un’assunzione. In ciascun caso, il colloquio procede bene fino alla penultima domanda; poi viene chiesto: "Quanto fa 1+1 ?". Ognuno dei tre sospetta una domanda trabocchetto, ed esita a rispondere. Il matematico pensa per un momento, poi dice: "Non ne sono certo, ma credo che converga". Il fisico dice: "Non sono sicuro, ma credo che sia dell’ordine di uno". L’ingegnere si alza, chiude la porta dell’ufficio e dice: "Quanto vuole che faccia?".
  5. (variante 2) Quanto fa 2+2? Matematico: Dipende dagli insiemi di definizione. Fisico: dipende dalle condizioni iniziali e dai sistemi di riferimento. Ingegnere: 1.9874896 più o meno 0.0000008. Commercialista: Detto tra noi... quanto vuoi che lo facciamo risultare?
  6. In un futuro lontano l’uso costante dei computer ha oramai soppiantato la capacità umana di fare calcoli. Un giorno, però, il Grande Computer Sovrano si guasta. Dopo giorni e giorni di studi si riesce a stabilire che per aggiustarlo bisogna trovare il risultato di una semplice operazione: 4x4 ! Vengono allora convocati i più bravi e famosi ingegneri del Paese, che si riuniscono in una stanza e discutono per 2 giorni e 2 notti. Alla fine escono e sentenziano che il risultato di quell’operazione è compreso fra 14 e 18. Di più non possono fare. Allora vengono convocati i migliori fisici del pianeta, che dopo 3 giorni e 3 notti di accanite discussioni sentenziano: il risultato di quell’operazione è un numero compreso fra 15 e 17. È già qualcosa, ma non è ancora abbastanza. È la volta dei matematici. I migliori cervelli della galassia si riuniscono in una stanza e discutono accanitamente per una settimana (anche di notte). Alla fine uno di loro, il portavoce, esce e con voce segnata dalla stanchezza annuncia solennemente che il numero che stanno cercando... esiste ed è unico!
  7. In un esame a cui partecipano 1 ingegnere, 1 fisico ed 1 matematico viene chiesto quanto fa 2+2. Dopo qualche minuto l’ingegnere risponde che è circa quattro, dopo un quarto d’ora il fisico risponde che il risultato è dell’ordine delle unità; dopo 3 ore il matematico esulta gridando: "Converge! Converge!"
  8. Un fisico, un ingegnere e un matematico se ne vanno in treno per la Scozia, quando dal finestrino scorgono una pecora nera. "Ah!", dice il fisico, "vedo che in Scozia le pecore sono tutte nere!". "Hmmm...", replica l’ingegnere "possiamo solo dire che qualche pecora scozzese è nera...". "No!", conclude il matematico" tutto quello che sappiamo È che esiste in Scozia almeno una pecora con uno dei due lati di colore nero!"
  9. Un ingegnere, un fisico ed un matematico vanno tutti alla stessa conferenza e albergano nello stesso, economico hotel. Ogni stanza ha la stessa economica TV, lo stesso economico letto, ed un piccolo bagno. Al posto dell’impianto antincendio a doccia, l’hotel ha optato per dei secchi d’acqua. L’ingegnere, il fisico ed il matematico vanno a letto e si addormentano. Verso le due del mattino, l’ingegnere si sveglia Perché sente odore di fumo. Guarda nell’angolo della stanza e vede che il televisore ha preso fuoco! Si precipita in bagno, riempie con acqua il secchio antincendio fino a farlo strabordare, ed inzuppa da cima a fondo il televisore. Il fuoco è domato, e l’ingegnere torna a dormire. Poco dopo, il fisico si sveglia Perché sente odore di fumo. Guarda nell’angolo e vede che il televisore ha preso fuoco. Prende una calcolatrice, stima il potere calorifico del fuoco, fa un piccolo calcolo, quindi si precipita in bagno e riempie il secchio antincendio con la minima quantità di acqua necessaria per domare le fiamme. Il fuoco si spegne e lui torna a dormire. Pochi istanti dopo, il matematico si sveglia sentendo odore di fumo. Guarda nell’angolo e vede che il televisore sta bruciando. Guarda in bagno e vede il secchio antincendio. Determina che esiste una soluzione, e torna a dormire.
  10. (variante) In un hotel di 3 piani si trovano, uno per piano, un ingegnere, un chimico ed un matematico. All’improvviso ad ogni piano si avverte qualcosa bruciare.
    L’ingegnere al primo piano esce dalla sua stanza e vede che una sigaretta in una ceneriera è la causa. Spegne la cicca e va a dormire.
    Al secondo piano il chimico ha lo stesso problema capisce che per spegnere il fuoco ci vuole l’acqua: spegne la sigaretta e va a dormire.
    Il matematico si alza, capisce che ha la soluzione e torna a dormire
  11. Gli ingegneri credono che le equazioni approssimino il mondo reale. Gli scienziati credono che il mondo reale approssimi le equazioni. I matematici non sono capaci di collegare le due cose.
  12. Il problema degli ingegneri è che essi tendono ad imbrogliare per ottenere risultati. Il problema dei matematici è che essi tendono a lavorare su problemi-giocattolo per ottenere risultati. Il problema dei verificatori di programmi è che essi tendono ad imbrogliare su problemi-giocattolo per ottenere risultati.
  13. Un matematico, un fisico ed un ingegnere devono dimostrare che i numeri dispari sono primi. Il matematico: "1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo... per induzione tutti i numeri dispari sono primi". Il fisico: "1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo, 9 non è primo, errore sperimentale, 11 è primo, 13 è primo... i numeri dispari sono primi". L’ingegnere: "1 è primo, 3 è primo, 5 è primo, 7 è primo, 9 è primo... i numeri dispari sono primi"
  14. Un ingegnere, un biologo e un matematico osservano una casa che sanno per certo essere vuota. Ad un certo punto vedono entrare due persone. Successivamente ne vedono uscire tre. L’ingegnere: "Sicuramente c’è stato un errore di misura!". Il biologo: "Si sono riprodotti". Il matematico: "Se adesso entra una persona, la casa sarà vuota!"
  15. Tre ingegneri discutono sulla natura del corpo umano. Uno di loro dice: "È ovvio che chi l’ha fatto era un ingegnere meccanico, con tutte quelle articolazioni, le ossa di sostegno..." "No, no", dice il secondo, "lo ha fatto sicuramente un ingegnere elettronico; guardate le connessioni nervose, il sistema cerebrale..." "No, nessuno dei due", dice il terzo, "è stato un ingegnere civile; solo loro possono mettere una discarica tossica vicino ad un’area ricreativa!..."
  16. Uno statistico può mettere la testa nel forno e i piedi nel ghiaccio e dire che si sente mediamente bene.
  17. Un uomo vuole cambiare il suo cervello. Va in una clinica per trapianti di cervello e gli fanno vedere il catalogo: cervello di matematico 20 € al chilo, cervello di biologo 30 € al chilo, cervello di medico 40 € al chilo. Poi vede: cervello di ingegnere 1.000 € al chilo. Stupito, chiede alla segretaria:
    - "Signorina, perché il cervello di ingegnere costa così tanto?"
    - "Ma lei lo sa quanti ne dobbiamo ammazzare per metterne insieme almeno un chilo?"
  18. Per cacciare gli elefanti:
    I MATEMATICI vanno in Africa, buttano fuori tutto quello che non è un elefante e catturano un esemplare di quello che rimane.
    I MATEMATICI ESPERTI provano a dimostrare in pratica che esiste un unico e solo elefante, prima di provare a dimostrare la precedente affermazione.
    I PROFESSORI DI MATEMATICA dimostrano l’esistenza di un unico e solo elefante, e lasceranno agli studenti il compito di trovare e catturare l’elefante.
    I PROGRAMMATORI andranno a caccia dell’elefante seguendo l’algoritmo A:
    1. Andare in Africa
    2. Iniziare dal Capo di Buona Speranza
    3. Andare costantemente verso nord, attraversando il continente da est ad ovest
    4. Per ogni attraversamento,
      a. Catturare tutti gli animali che si vedono
      b. Confrontare ogni animale che viene catturato con un elefante noto
      c. Fermarsi quando se ne incontra uno uguale
    I PROGRAMMATORI ESPERTI modificano l’algoritmo A mettendo un elefante noto al Cairo, per essere sicuri che l’algoritmo abbia una possibilità di terminare.
    I PROGRAMMATORI IN ASSEMBLY preferiscono svolgere l’algoritmo A camminando a quattro zampe.
  19. Un matematico, un fisico e uno statistico si incontrano al bar.
    Il fisico dice: - Sento come un "horror vacui" nello stomaco...  E compra tre pizzette e quattro panini.
    Il matematico soggiunge: - Cavolo, la mia curva glicemica tende allo zero... E compra quattro tramezzini e tre toast.
    Lo statistico guarda sconsolato il bancone vuoto ed esclama: - Certo che la probabilità di pranzare con voi è praticamente nulla...
  20. Due uomini su una mongolfiera si perdono nel deserto del Sahara. 
    Vedono un vecchio all’ombra di una palma e scendono a chiedere informazioni: "Dove siamo?". 
    Dopo lunghi secondi di riflessione il vecchio risponde: "Su un pallone". "Grazie, signor matematico". 
    Il vecchio, meravigliato, chiede: "Ma come avete saputo che io sono un matematico?".
    "Per tre ragioni: la prima perché avete riflettuto a lungo prima di rispondere; la seconda perché la vostra risposta è stata molto precisa; la terza perché non serve a niente".

Le altre

  1. Colmo per un matematico (1): Abitare in una frazione, andare a casa con un mezzo e trovare la moglie a letto con un terzo.
  2. Colmo per un matematico (2): Non avere nessuno su cui contare.
  3. Colmo per un matematico (3): Confondere un fattore di potenza con un contadino della Basilicata.
  4. Colmo per un matematico (4): Avere il gruppo sanguigno 0 positivo.
  5. Colmo per un matematico (5): Avere la moglie che dà i numeri.
  6. Le persone nel mondo si dividono in 3 categorie: quelle che sanno contare e quelle che non sanno contare.
  7. Cornuto matematico: il cornuto è uno (intero) a cui un terzo ha sottratto la metà (1, 1/3, 1/2).
  8. "Non essere laconico, sii lacubico!" disse il professore di matematica.
  9. Di cosa parlano i matematici al bar? Del + e del -.
  10. Lotteria: Una tassa dedicata alle persone che non sono brave in matematica. (Lottery: A tax on people who are bad at math)
  11. Si narra che la formula della relatività fosse scoperta da Einstein davanti ad una tazza di cioccolata calda. Infatti E=mc2 sta ad indicare: energia=milk * cacao al quadrato. Secondo altri la stessa formula sta ad indicare l’esito di molti esami: memoria * culo al quadrato!
  12. "Questo non conta" come disse la prof di matematica (o il ragioniere).
  13. "Scusa, hai un momento?" disse un vettore ad un altro.
  14. Se Dio è perfetto, Perché ha creato le funzioni discontinue?
  15. Dio è reale, a meno che non sia stato dichiarato intero.
  16. "Non c’è problema" come diceva il mio insegnante di matematica, quando non ci dava il compito a casa.
  17. Ho visto un matematico che faceva lezione parlando del più e del meno.
  18. Al cinema c’è un film con 3 vettori linearmente indipendenti. Il titolo? "Rango 3"
  19. Al cinema fanno un film con 2 sistemi lineari incompatibili. Come s’intitola il film?... "Cramer contro Cramer"
  20. Qual è la miglior formula per accelerare un Macintosh?... 9.8 m/s2!!!
  21. Il 33% degli incidenti stradali mortali sono causati dall’abuso d’alcool; dunque il 67% degli incidenti mortali coinvolgono persone che non hanno bevuto; dunque, è chiaro che la cosa più sicura da fare è guidare ubriachi!
  22. Cosa ci fa Pippo Baudo con un cavo elettrico in mano? Il conduttore!
  23. Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media.
  24. Matematico in trattoria: "Cameriere, un radicchio quadrato".
  25. Ho regalato alla mia ragazza una calcolatrice rotta. Il bigliettino diceva: è il pensiero che conta.
  26. Ho conosciuto un matematico, figlio di conti, che soffre di calcoli…
  27. La facoltà di matematica è nel panico: hanno scoperto che i batteri si moltiplicano dividendosi.
  28. Lasciate cadere da una finestra un gatto ed una lampadina accesa: vedrete che arriveranno insieme a terra. Da ciò si deduce che i gatti vanno alla velocità della luce. Inoltre, notiamo che i gatti cadono sulle zampe; le lampadine raramente.

 

Le sexy [V.M. 18]

  1. Perché le donne sono brave in matematica? Perché in un’equazione prendono un membro, lo mettono tra parentesi, lo elevano alla massima potenza e infine lo riducono ai minimi termini!
  2. Perché i matematici non fanno l’amore ? Perché aggiungendo e togliendo una stessa quantità non cambia nulla !!!
  3. Recenti studi sulla sessualità femminile hanno determinato quattro tipi di donne. Esistono: la donna asmatica, quella religiosa, quella matematica e quella assassina. L’asmatica fa (inspirando): "Ahhhh ahhhhhhh ahh ahhhhhhhhhhh". La religiosa: "Dio... Dio... Dioooo mio....". La matematica: "Di più... di più di più di più!!!". L’assassina: "Se lo tiri via ti ammazzo!". 
  4. Un matematico di 54 anni lascia a sua moglie una lettera un venerdì sera. Su di essa c’è scritto: "Cara moglie, io ho 54 anni e quando leggerai questa mia lettera io sarò all’Hotel Miramare con la mia bellissima segretaria di 18 anni". Quando l’uomo arriva all’hotel trova una lettera ad attenderlo che dice: "Caro marito, anch’io ho 54 anni e quando tu leggerai questa lettera io sarò all’Hotel Bellavista col mio giovane amante di 18 anni. Dato che sei un matematico comprenderai come il 18 sta nel 54 molte più volte che il 54 nel 18".
  5. Qual è il seno di 2x (sen 2x) ? Due senix cosix (mimare due tette grandi così) (in effetti è davvero 2 sen(x) cos(x).
  6. Perché i matematici leggono Playboy e Playmen ? Per studiare le curve.
  7. La parte delle donne che mi piace di più è senz’altro il cubo.
  8. Problema: Una madre è 21 anni più grande di suo figlio. Tra 6 anni, suo figlio sarà 5 volte più giovane di sua madre.
    Domanda: dove si trova il padre?
    Soluzione: l’età attuale del figlio è X, l’età attuale della madre è Y => X+21=Y
    tra 6 anni => 5(X+6)=Y+6 => 5X+30 = X+21+6 => 4X = -3 => X = -3/4
    Il bambino ha un’età di -3/4 di anno, vale a dire -9 mesi!
    CONCLUSIONE: Il padre si trova SULLA madre! (o sotto)

 

Per gli amanti del genere, ecco infine una vera miniera di freddure scientifiche:

http://olimpiadi.sns.it/oliForum/viewforum.php?f=27